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240 studiosi ebrei e israeliani al governo tedesco: il boicottaggio è uno strumento di resistenza legittimo e non violento

3 giugno 2019 - A metà maggio, studiosi ebrei e israeliani, molti dei quali specializzati in antisemitismo, storia ebraica e storia dell'Olocausto, hanno lanciato l'allarme sulla crescente tendenza a etichettare i sostenitori dei diritti umani dei Palestinesi come antisemiti. Lo hanno fatto in un appello indirizzato al Bundestag tedesco in relazione a diverse mozioni che erano state presentate contro il movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS). Molti di noi hanno firmato questo appello.

Il 17 maggio è stata adottata una di queste mozioni, sponsorizzata da CDU / CSU, SPD, FDP e Bündnis 90 / Die Grünen. Noi rifiutiamo questa mozione, che si basa sulla falsa affermazione che il BDS in quanto tale equivalga all’antisemitismo. Chiediamo al governo tedesco di non appoggiare questa mozione e di combattere l'antisemitismo, rispettando e proteggendo, contemporaneamente, la libertà di parola e di associazione, che sono innegabilmente sotto attacco.

I palestinesi condannano unanimemente l'attacco del Parlamento tedesco al diritto di boicottare l'apartheid e la colonizzazione di Israele

Attraverso dichiarazioni rilasciate sia dall'OLP che dai gruppi della società civile palestinese, e proteste presso gli uffici di rappresentanza tedeschi, i palestinesi hanno condannato all'unanimità la risoluzione anti-palestinese del parlamento tedesco che ha attaccato il diritto al boicottaggio.

Attraverso dichiarazioni rilasciate dall'Organizzazione per la Liberazione della Palestina, unico rappresentante legittimo del popolo palestinese, e gruppi della società civile palestinese, e proteste presso gli uffici di rappresentanza tedeschi a Ramallah e Gaza, i palestinesi hanno condannato all'unanimità la risoluzione del Parlamento tedesco del 17 maggio che ha falsamente etichettato come antisemita il movimento BDS guidato dai palestinesi.

PHROC Nakba Statement (Italian): Porre fine alla Nakba e Fornire Protezione ai Rifugiati Palestinesi

Quello della popolazione palestinese rappesenta il caso di esodo forzato più numeroso e più a lungo irrisolto della storia moderna.[1] I rifugiati e gli sfollati interni (Internally Displaced People) palestinesi ammontano oggi a 8,7 milioni e costiuiscono oltre il 66 per cento della popolazione palestinese mondiale.[2] Nonostante questi numeri, e' sempre mancata nell'arena internazionale la volontà di affrontare e porre rimedio a questa drammatica situazione.  Nessun organismo internazionale ne' tantomeno la comunità internazionale ha mai implementato misure volte al raggiungimento di una soluzione giusta e duratura al flagello di questa perdurante Nakba (catastrofe) conformemente a quanto stabilito dal dritto internazionale.[3]

Se credi nei diritti umani, Madonna, non cantare a Tel Aviv

Fino a quando il governo israeliano non riconoscerà il diritto all’autodeterminazione dei Palestinesi, gli artisti  non dovrebbero esibirsi in Israele.

L’accoglimento da parte di Madonna  dell’invito a esibirsi a maggio a Tel Aviv durante la finale del concorso Eurovision solleva, ancora una volta, questioni etiche e politiche di fondamentale importanza, questioni che ciascuno di noi dovrebbe considerare.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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