Profughi palestinesi

Profughi e diritto al ritorno: sintesi della relazione dell’avv. Ugo Giannangeli alla XVI edizione del film festival internazionale Al Ard

Basic law, luglio 2018, art. 5: “lo Stato è aperto alla immigrazione ebraica e al ritorno degli esuli”.

Premessa

Sono invitato anche in virtù del mio vecchio mestiere di avvocato, ricordato anche nella locandina, e quindi per un po’ di conoscenza giuridica di cui dovrei essere portatore. Si realizza così una situazione per me paradossale perché da almeno trenta anni vado ripetendo che nella questione palestinese non c’è spazio per il diritto. È solo una questione politica e quindi di forza. Abbiamo visto in alcuni film le modalità di gestione dei check points e delle carceri: dominano disumanità e arbitrio assoluto. Il diritto sta dalla parte palestinese; la forza (economica, militare, mediatica) dalla parte israeliana. Dovrebbe intervenire un terzo soggetto che c’è ma non funziona: il diritto internazionale.

La vita quotidiana in Palestina

"Per uscire dall'incubo l'unico modo era voltare la faccia dall'altra parte, non vedere". Con queste poche parole Liliana Segre ci mostra e ricorda l'orrenda realtà di Auschwitz.

In Libia, Egitto, Afganistan, Yemen, Palestina, come anche in alcune parti della Siria aggredita, quel male è quotidianamente presente: il male di tutti i giorni, quello per cui ci si libera volgendo lo sguardo dalla parte opposta.

In Palestina centinaia di uomini di mezza età accalcati ad ore impossibili, in attesa in interminabili file che si snodano in corridoi stretti tra muri di cemento, tornelli, torri di guardia e soldati armati.

CONTRO OGNI FORMA DI RAZZISMO E DI SFRUTTAMENTO

Sabato 16 febbraio 2019 la Milano solidale, antifascista e antirazzista scenderà in piazza contro il decreto Salvini e i CPR. Il Fronte Palestina aderisce al corteo portando avanti la sua lotta contro il sionismo, quindi contro fascismo e razzismo.

Ricordiamo che i Centri di Permanenza per i Rimpatri sono figli della famigerata Legge Minniti-Orlando del Partito Democratico in cui militano i vari Majorino e Fiano. Questi luoghi razzisti trovano il loro antecedente nei Centri di Permanenza Temporanea (CPT) della Legge Turco-Napolitano del 1998, in quegli anni il PD si chiamava Partito Democratico della Sinistra, ma si tratta sempre degli stessi razzisti. Luoghi che hanno subito negli anni una rivisitazione di tipo puramente terminologico, con la ridenominazione in Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE) con la Legge Bossi Fini nel 2002, prima di giungere all’attuale definizione, ma hanno sempre conservato la stessa struttura e funzione.

Ahmad Sa'adat: un eccezionale leader rivoluzionario in tempi difficili

Il Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Ahmad Sa'adat, non parla dal carcere per lamentarsi delle sue condizioni. Non chiede nulla per sé, se non libri e alcune foto della sua famiglia. Ma noi, i suoi amici, compagni e sostenitori possiamo e dobbiamo, per lo meno, farci suoi portavoce.

Quello attuale potrebbe essere descritto come un momento difficile per il movimento di liberazione palestinese, in quanto la sua causa e il suo solido nucleo rivoluzionario (il movimento dei prigionieri palestinesi) sono soggetti a crescenti attacchi sionisti, sostenuti solidamente e senza precedenti dall'alleanza con americani e regimi reazionari arabi.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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