Il combattente per la libertà palestinese Mohammed Abul-Haija ha dedicato la sua vita alla causa palestinese, ma nonostante abbia perso la sua casa e molti dei suoi compagni di battaglia, crede ancora che la liberazione della sua patria possa essere raggiunta solo attraverso la resistenza armata.
Nel 1948 Abul-Haija aveva tre anni, quando lui e la sua famiglia furono cacciati da Haifa, poi lo sbarco in Siria passando da Jenin, in Cisgiordania, e dalla Giordania. "Mio padre ha lavorato come agricoltore nella città di Daraa [Siria meridionale]", ricorda Abul-Haija. "Poi ci siamo trasferiti a Dummar, a ovest di Damasco; i miei fratelli più grandi hanno trovato lavoro nelle cave e, infine, ci siamo trasferiti nella Damasco vecchia quando mio padre e i miei fratelli hanno iniziato a lavorare nella tipografia Hashimia".