L'8 aprile, la società israeliana Sodastream, che ha una fabbrica in una colonia, ha lanciata una campagna di “sensibilizzazione” sull’isola di plastica dell’Oceano Pacifico. La campagna è stata creata in collaborazione con l’Earth Day Network, organizzazione che collabora con oltre 22.000 partner in 192 paesi nel mondo per “ampliare, diversificare e mobilitare il movimento ambientalista”.
In vista dell’Earth Day, la Giornata per la Terra, che si celebra in tutto il mondo il 22 aprile, invia una email all’Earth Day Network per dire NO al greenwashing dell’occupazione israeliana!
SodaStream si autoproclama di essere un’azienda rispettosa dell'ambiente e sostiene che le sue macchine per l’acqua gasata aiutano i consumatori a ridurre il loro impatto sull’ambiente. La realtà, invece, è che con il suo stabilimento principale in un insediamento illegale nella Cisgiordania occupata, SodaStream contribuisce alla distruzione ambientale che l’occupazione militare israeliana ha portato alla Palestina. Ciò include lo sradicamento di centinaia di migliaia di ulivi, l'esaurimento delle fonti idriche e l'inquinamento della terra palestinese.