Sodastream

Il Comune di Trieste dribbla le bollicine israeliane, SodaStream rimosso dai premi per la differenziata

Laureni interviene sul caso Sodastream e AcegasAps cambia uno dei premi per la differenziata.

Non ci saranno bollicine israeliane a Trieste. Lo garantisce l’assessore comunale all’ambiente, Umberto Laureni, che l’ha preteso da AcegasAps, gruppo Hera. Tutto era nato dalla segnalazione al Piccolo [1] di un lettore che chiedeva di fare chiarezza sui distributori pubblici di acqua addizionata di anidride carbonica che il Comune aveva annunciato per la prossima primavera in collaborazione con AcegasAps. La lettera chiedeva di accertare che non vi fosse coinvolta la ditta israeliana Sodastream, leader mondiale nel settore dei gasatori, che ha sede proprio nei Territori palestinesi occupati. Un insediamento considerato illegale dal Consiglio di sicurezza dell’Onu e dalla Corte internazionale di Giustizia. Nei confronti di Sodastream è in atto un boicottaggio a livello internazionale. «L’acqua è limpida, gli affari di Sodastream in Palestina, no: boicotta le bollicine dell’Apartheid istraeliana!».

Interrogazione comunale a Trieste dopo lettera del Coordinamento BDS della città riguardo SodaStream e le Case dell'Acqua

A seguito della lettera del Coordinamento BDS Trieste, tre consiglieri comunali e circoscrizionali della Federazione della Sinistra hanno fatto un'interrogazione all'assessore all'ambiente  Laureni, il quale ha risposto che la ditta in questione non risulta tra quelle contattate ed ha garantito che la segnalazione verrà tenuta in considerazione per ogni atto successivo, compresa la stesura del bando di gara:

Comunicato stampa con cortese richiesta di pubblicazione

La Federazione della Sinistra aveva presentato, appena saputa l'intenzione di fornire anche Trieste delle casette dell'acqua, un’interrogazione sull'eventuale presenza della ditta Sodastream tra i possibili contraenti. Le perplessità, come evidenziato nell'intervento pubblicato sul Piccolo di sabato, erano quelle legate al fatto che questa ditta ha un proprio stabilimento nei territori occupati della Palestina e che tale stabilimento è di fatto illegale sul piano internazionale.

Vancouver: Azione di boicottaggio contro Sodastream durante la giornata di azione canadese

Il 3 novembre, la "Campagna per il Boicottaggio dell’Apartheid israeliana", "Voci ebraiche indipendenti" e l'"Associazione Canada Palestina" hanno partecipato a una protesta fuori dal negozio London Drugs nel centro di Vancouver, per chiedere alla grande catena di interrompere la vendita dei prodotti Sodastream, fabbricati in un insediamento illegale.

La manifestazione faceva parte di una giornata di azione indetta dalla Coalizione canadese per il boicottaggio. È stata caratterizzata da una performance del coro "Note di Solidarieta'", prima davanti al negozio per poi proseguire all'interno, esibendosi proprio davanti agli scaffali con i prodotti sodastream. I manifestanti hanno in programma di tornare al negozio London Drugs.

Comunicato del Comitato Nazionale Palestinese per il Boicottaggio (BNC), del PACBI e di BDS Italia

BDS Italia si associa alla denuncia del Forum Italiano Movimenti per l’Acqua contro il Festival dell’Acqua “privatizzata” che si svolge a L’Aquila in questi giorni, organizzato da Federutility, federazione che ha sempre remato contro il referendum per l’acqua pubblica. I movimenti per l’acqua contestano questa operazione di maquillage volta a creare un’immagine positiva di chi punta alla mercificazione del prezioso bene comune.

Uno sguardo agli sponsor del festival rivela anche aziende che sono complici e traggono profitti dalla violazione dei diritti umani e della legalità internazionale: Sodastream e Veolia. Sodastream è un’azienda israeliana che produce gasatori per l'acqua dal rubinetto, il cui principale stabilimento produttivo si trova nella colonia israeliana di Ma'aleh Adumim nei Territori palestinesi occupati. Le colonie israeliane sono ritenute illegali in quanto violano il diritto internazionale secondo il Consiglio di Sicurezza dell'ONU, la Corte Internazionale di Giustizia, la Croce Rossa Internazionale e tutte le istituzioni europee.

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