Territori occupati

Non lascerò la musica per combattere i miei fratelli arabi

Omar Saad, un giovane musicista di al-Mughar – un villaggio in Galilea – ha ricevuto una lettera di arruolamento nell’esercito israeliano. Sì, perché a differenza degli altri palestinesi, i drusi hanno l’obbligo di prestare il servizio militare (dopo che, nel 1956, la legge sulla coscrizione obbligatoria è stata resa applicabile anche a questa categoria di persone).

Recenti ricerche hanno dimostrato che circa i due terzi della popolazione drusa in Israele preferirebbe non prendere le armi, se ne avesse la possibilità. Omar è uno di loro; nella lettera seguente, inviata al ministro della Difesa israeliano Ehud Barak, spiega le proprie motivazioni (qui il sito di supporto a Omar).

Il drone Ayyoub ha centrato in pieno le terga del generale israeliano Doron Gavish e non solo le sue!

Il drone di Hezbollah "Ayyoub" che ha sorvolato per centinaia di chilometri Israele ha fatto una vittima eccellente. Lo scherzetto giocato dalla resistenza libanese, che ha messo in luce la vulnerabilità dello scudo israeliano, è stato mal digerito dalle autorità di Tel Aviv, che hanno licenziato il Comandante della Israeli Air Defense Command il generale di brigata Doron Gavish.

La motivazione addotta dalle autorità israeliane è “congedo per raggiunti limiti di età”, una spiegazione che non sembra convincere molto gli analisti militari.

Rimane il fatto che Hezbollah e la resistenza libanese confermano di essere una spina nel fianco per la potenza atomica israeliana, una trasposizione a parti inverse di Davide e Golia.

Autorità Palestinese: Israele viola l’Accordo di Oslo sul prezzo dell’acqua

Quest’estate dirigenti palestinesi dell’amministrazione dell’acqua speravano che la crisi idrica sia migliorata nell’area di Hebron e nella Striscia di Gaza, dopo che era stato raggiunto un accordo su acquisti aggiuntivi di acqua da Israele.

Tuttavia le loro speranze sono state annullate quando è emerso che Israele sta contemporaneamente cercando di aumentare i prezzi, non solo per la quantità aggiuntiva, bensì per tutta l’acqua che vende ai palestinesi, deviando dalla formula di aggiornamento dei prezzi stabilita nell’Accordo di Oslo. Secondo i palestinesi, gli israeliani stanno cercando di sfruttare la loro situazione di debolezza e il crescente risentimento del pubblico per la penuria d’acqua.

Smascherare il razzismo dietro la soluzione dei due stati

È stato detto e scritto molto riguardo gli accordi di Oslo e Ginevra. I firmatari sostengono che all’inizio questi documenti molto discussi hanno aperto nuove possibilità di “cooperazione” per quelle posizioni che per lungo tempo sono parse inconciliabili.

Per esempio i firmatari dell’accordo di Ginevra, Yasser Abed Rabbo e Yossi Beilin, credono che “l’unica soluzione del conflitto israelo-palestinese sia la fondazione di due stati”.  E, in quello che suona come un avvertimento, il secondo [il negoziatore sionista NdT] aggiunge che la finestra per la soluzione dei due stati non resterà aperta per un tempo indefinito e che Israele sarà costretta ad affrontare la “minaccia demografica” imposta su di essa dai palestinesi nella Palestina storica. Al contrario questo articolo sostiene che, date le condizioni attuali, la soluzione dei due stati nega la possibilità di una coesistenza reale fondata sull’uguaglianza.

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Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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