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Dichiarazione del Comitato Centrale del PFLP: necessaria una netta e definitiva rottura con l'approccio di Oslo

Il Comitato Centrale Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha concluso la sua consueta riunione in onore dei due martiri Omar Nayef Zayed e Ferial Nasrallah in cui sono valutati gli attuali sviluppi complessivi per i palestinesi, per il mondo arabo a livello regionale e internazionale, discutendo a lungo e in modo approfondito i vari argomenti all'ordine del giorno.

L'incontro è coinciso col ricordo dell’eroica condotta del martire intellettuale rivoluzionario Basil al-Araj contro le forze del nemico sionista. La sua lotta è stata una conferma di come le fiamme della rivolta sono vive, rimarranno costanti e formeranno nuovi rivoluzionari per continuare il percorso dei martiri e dei che hanno riempito le fila della lotta di liberazione nazionale palestinese, in quanto il primo confronto rimane sempre quello contro l’occupazione sionista della Palestina.

Il Programma Alimentare Mondiale scioglie i suoi contratti con la G4S

Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) in Giordania ha sciolto i suoi contratti con la più grande società di sicurezza al mondo, la G4S, che specula sull'occupazione, a seguito di una campagna in corso del BDS sul ruolo della società nelle violazioni israeliane dei diritti umani.

Il WFP in Giordania ha stipulato nel 2015 contratti con la G4S per un valore di oltre 900.000 dollari, ma ora il WFP ha assunto un fornitore locale di servizi di sicurezza e si è unito ad altre tre agenzie delle Nazioni Unite in Giordania - UNHCR, UNICEF e l'UNOPS - nel prendere le distanze da una società che è profondamente complice negli abusi dei diritti umani.

Universo di rabbia: i campi profughi di Betlemme

Ahmed guida la sua auto verso la periferia. Quando gli chiediamo se era in città durante l’invasione israeliana del 2002, quando infuriava la Seconda Intifadah (e anche la Chiesa della natività fu cinta d’assedio a Betlemme, scatenando persino le proteste del Papa), prorompe in un’esclamazione: “Mi fai ricordare delle cose che neanche ti immagini”.

Una notte, lui e un’altra dozzina di militanti ricercati da Israele si trovavano in una palazzina abbandonata, proprio a lato della strada che stiamo attraversando; videro nel cielo un aereo da guerra F-16 che si dirigeva verso di loro, e pensarono di essere spacciati. “Nel giro di mezzo secondo, nessuno si trovava più nell’edificio. Chi è saltato giù dalle scale, chi dalle finestre…”. Poi sentirono l’esplosione, ma l’obiettivo era un altro: l’aereo israeliano aveva colpito la stazione di polizia palestinese che si trovava lì a fianco.

Roger Waters risponde a Caetano Veloso: 'Non andare a Tel Aviv'

Roger Waters ha risposto alla lettera di Caetano Veloso. Riepilogando: l’ex leader dei Pink Floyd ha scritto a Veloso e Gil, chiedendogli di non esibirsi in Israele, a luglio. Caetano gli ha risposto e, pur enfatizzando la sua opposizione "alla destra arrogante del governo israeliano" ha aggiunto: “non cancellerei mai un concerto per dirmi contro un paese a meno che non mi sentissi con tutto il cuore contro quel paese. Ma non è questo il caso. Ricordo che Israele è stato un luogo di speranza. Sartre e Simone de Beauvoir sono stati a favore d'Israele fino alla loro morte..." - Di seguito la replica del musicista inglese

Caro Caetano,

Grazie per aver trovato il tempo di rispondere alla mia lettera. Il dialogo è davvero importante. Risponderò ai punti che hai sollevato. Temo tu stia vedendo la politica israeliana con lenti rosa. Il fatto è che, da molte decadi, dalla Nakba (catastrofe, espropriazione del popolo palestinese) nel 1948, le politiche coloniali e razziste di Israele hanno devastato la vita di milioni di palestinesi.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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