Dai campi profughi libanesi giungono notizie poco rassicuranti: almeno tre giovani palestinesi sono stati uccisi, mentre gli scontri tra gli abitanti e l'esercito libanese continuano.
Per entrare a Nahr el-bared, campo profughi palestinese nei pressi di Tripoli, ogni abitante deve presentare l'unico documento di riconoscimento in suo possesso, quello rilasciato dall'UNRWA, perché i profughi in Libano non hanno diritto alla cittadinanza. Venerdì scorso, a seguito di una discussione tra un ragazzo che voleva rientrare a "casa", nel campo, e l'esercito libanese secondo il quale il documento presentato non era vero, il giovane è stato ucciso a sangue freddo.
Sono quindi iniziate delle proteste organizzate dagli abitanti di quel luogo in cui sono costretti a vivere, chiusi da un check point dopo essere stati cacciati dalle loro abitazioni, senza neppure il diritto a possedere un documento identificativo perché non concesso dal governo libanese. E, naturalmente, senza il diritto di praticare la maggior parte dei mestieri, a possedere una casa o a lasciare in eredità qualsiasi avere.