Si fa ardua ed in salita la strada dei profitti per Veolia, la società che vanta un curriculum di violazioni dei diritti umani di “tutta vergogna”.
Solo per citarne alcune, ricordiamo innanzitutto la sua partecipazione alla costruzione della metropolitana leggera di Gerusalemme, che è stata progettata per collegare gli insediamenti illegali costruiti su Gerusalemme Est con il territorio israeliano di Gerusalemme Ovest (questo viola il diritto internazionale umanitario e la quarta Convenzione di Ginevra, articolo 49, per quanto riguarda la protezione delle persone civili in tempo di guerra); inoltre, la società fornisce anche servizi di autobus per le colonie israeliane e gestisce la discarica di rifiuti Tovlan nei territori occupati palestinesi.
Veolia ha anche pubblicato un annuncio razzista per autisti dove viene richiesto che essi abbiano completato il servizio militare e che abbiano l’ebraico come lingua materna. Ha inoltre annunciato che avrebbe operato tratte ferroviarie "kosher" ma che potremmo più appropriatamente definire di apartheid, tratte cioè in cui sarebbero state previste aree di soggiorno segregate per gli uomini (nella parte anteriore del treno) e per le donne (nella parte posteriore).